JOB’S ACT : NO GRAZIE !!! TENETEVI LE VOSTRE TUTELE CRESCENTI

TROPPI DIRITTI CI STANNO CALPESTANDO, NON BASTA GARANTIRE LE CONDIZIONI ECONOMICHE IN UN CAMBIO APPALTO SE POI SI DIVENTA “UN NUOVO
ASSUNTO” – Ormai è questa la spirale apertasi dall’entrata in vigore del Job’s Act, soprattutto le aziende di servizi usano il cambio appalto per creare “nuovi assunti” nonostante si tratti di lavoratori presenti nell’appalto o nel settore da molti anni.

L’illegittimità della norma sta nel fatto che discrimina i lavoratori del terziario in quanto soggetti a cambi di società a fronte degli appalti che per loro natura sono a tempo determinato, per cui legare le sorti di un lavoratore alla permanenza o meno su un appalto e quindi seguirne le sorti è diabolico e inaccettabile.

Basta riflettere un attimo per capire quanto sia discriminante il Job’s Act per i lavoratori che sono soggetti a cambio appalto : a differenza di un operaio o impiegato, che rischia di rientrare nelle tutele crescenti del Job’s Act solo se viene licenziato o da le dimissioni e transita in altra azienda, il lavoratore soggetto a cambio appalto, PER STESSA PREVISIONE DEL JOB’S ACT (che specifica che IN OGNI CASO DI CESSAZIONE DI RAPPORTO DI LAVORO, ANCHE PER CAMBIO APPALTO) con l’assunzione presso altra società (nonostante resti a lavorare nel medesimo posto, almeno finchè l’azienda non determini diversamente), sarà un “nuovo assunto” e quindi gli sarà applicato il Job’s Act.

Paradossale è che se il lavoratore non accetta il passaggio presso l’altra società per il cambio appalto, per non rientrare nel Job’s Act, viene licenziato per giustificato motivo oggettivo per perdita appalto (come avviene ormai di routin) anche se ormai le aziende non si preoccupano più nemmeno di tentare (o far finta di averlo fatto) di ripescare il lavoratore per altre mansioni <come previsto dalla legge> in quanto essendo un licenziamento economico (grazie alla Fornero), anche se si vince la causa, se non vi è discriminazione accertata, si avrà diritto solo ad una somma (spesso bassa) di risarcimento del danno, come le stesse nostre Sentenze dimostrano.

Dopo Biagi, Fornero e Renzi chi saprà fare di peggio ???

 

On febbraio 3rd, 2016, posted in: LA PAGINA DEL SEGRETARIO by

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