CONTRATTI A TERMINE : SE LA RIFORMA SI FARA’, SAREMO ROVINATI !!!

Sembra ormai inevitabile la riforma dei Contratti a Termine, seppur qualsiasi soggetto addetto ai lavori, non può non constatare e quindi condividere, che i termini di detta riforma sono a dir poco scellerati.

Da anni la nostra sigla sindacale sta conducendo una battaglia contro i contratti a termine, generando e arricchendo la copiosa giurisprudenza di merito; ma nonostante ciò le datrici di lavoro continuano imperterrite ad usare questo strumento contrattuale, sfociando in un ignobile abuso che sta generando una precarietà indicibile (visto che ormai dopo la legge Biagi si parla solo di occupabilità e non più di occupazione strictu sensu).

Negli anni, la disinformazione messa in campo anche dagli altri sindacati in tal senso, hanno fatto si che i lavoratori credano ancora oggi che sia “normale” assumere a tempo determinato, nonostante sia la stessa legge Fornero a specificare che comunque in Italia “la forma normale di assunzione” sia a “tempo indeterminato e full time”.

Nonostante questo, per il folle inneggiamento alla ” FLESSIBILITA’ ” (termine che ormai è usato come il formaggio sulla pasta asciutta, tanto è vero che anche la pubblicità ci parla di flessibilità : ad esempio per acquistare un auto, un telefonino o una vacanza), SIAMO CONVINTI che troppa flessibilità porti comunque allo strappo, proprio come quello di un elastico sulle dita dello sciocco che ha tirato troppo per vedere quale effetto facesse.

Dare a un datore di lavoro la possibilità di assumere a tempo determinato, per 3 anni con possibilità di fare più proroghe(2, 3, 4 o 5) senza nessuna imposizione di assunzione a tempo indeterminato dopo la fine di questo percorso è inaccettabile, poiché si arriverebbe CERTAMENTE ad avere solo contratti a termini per tutti i lavoratori che non avranno una buona “spintarella” o colpo di fortuna.
Già oggi molte società, fanno svolgere, per la medesima attività di lavoro, la stessa mansione a più lavoratori, alternandoli tramite i contratti a termine, proprio per aggirare l’ostacolo del contratto a tempo indeterminato, usufruendo anche dei benefici economici e fiscali, ad esempio della mobilità (non di rado si sono rivolti a noi lavoratori che, dopo la durata del contratto a termine, stipulato per il periodo di mobilità a loro restante, alla sua scadenza, sono stati lasciati a casa e al loro posto sono stati assunti altri sempre con il contratto a termine.

DAVVERO VOGLIAMO AVERE QUESTO RISULTATO ???

Davvero dobbiamo restare “in prova” per tutta la durata del rapporto di lavoro per farci rinnovare o prorogare IL TERMINE ???

Essendo  un SINDACATO, NOI DICIAMO NO e tu ?

On maggio 10th, 2014, posted in: LA PAGINA DEL SEGRETARIO by

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