C’E’ CHI FA PRECISAZIONI E CHI E’ COSTRETTO A PUNTUALIZZARLE

Pur non volendo alimentare una inutile e sterile polemica tra OO.SS., crediamo opportuno evidenziare che l’intervento di precisazione fatto dalle OO.SS. Cgil e Cisl su Il Cittadino di Lodi è almeno forviante, visto che  è UNA PRECISAZIONE quella che hanno fatto sul nostro allarme lanciato nell’articolo del 12.12.2013.

Sinceramente ci aspettavamo una replica o una smentita da IVRI e non da altre OO.SS., ma comunque visto che l’hanno voluta fare, questa PRECISAZIONE, ci sembra almeno doveroso PUNTUALIZZARLA :

a) Ribadiamo che non è vero che IVRI a Lodi non abbia problemi o che i problemi di altre realtà non toccheranno anche Lodi (ricordiamo che il Gruppo IVRI ha un debito di 170.000.000 di euro che ad oggi non hanno mai detto di aver sanato), che da circa un anno è ufficialmente in vendita e ad oggi nessuno l’ha acquistata, per cui un problema c’è, visto che abbiamo assistito a chiusure di aziende con meno debiti. Non dimentichiamo che a inizio anno c’è già stata una ricapitalizzazione di 20.000.000 di euro per ridare liquidità alle casse di IVRI.

b) Il portierato di IVRI spa è in cassa integrazione dal secondo semestre 2013 ed  stata chiesta anche per il 2014 la cassa integrazione, per cui come è possibile che vada tutto bene ?

c) Tra armati e non armati ci sono circa 60 dipendenti che lavorano a Lodi !

d) Fino a settembre 2013 IVRI Lodi ha trasferito Guardie Giurate su Piacenza perché vi era un esubero “strutturale”, per cui la crisi del gruppo è stata vissuta anche a Lodi; forse ora si avverte meno che nelle altre province, ma di sicuro non c’è proprio nulla “sotto controllo” anzi, proprio ora bisogna alzare la guardia, al fine di avere il tempo necessario per valutare e discutere i piani aziendali e non subirli all’ultimo istante !

e) la procedura di mobilità aperta a livello nazionale è stata chiusa il 15.10.13, con la precisazione che sarebbe stata riaperta a livello decentrato, come è puntualmente avvenuto a un mese di distanza (15. novembre 2013 per Torino e Milano), per cui non è detto che il pericolo è passato, visto che “per ora” si discute di questa procedura plurilocalizzata, in una società che ha più sedi, in caso di crisi aziendale, viene richiesta la mobilitazione sul territorio, per cui ci potrebbero essere nuovi trasferimenti, riorganizzazioni e quant’altro.

f) Una società come IVRI che si ostina a voler procedere a dei licenziamenti collettivi senza valutare altre soluzioni (questo diceva in sintesi la comunicazione interna che ci ha messo nello “stato di agitazione”) riconfermato dal direttore tecnico oggi 18/12/2013, nell’incontro tenutosi a Milano, tra IVRI e le OO.SS. autonome, non lascia proprio ben sperare.  Per IVRI si può discutere di altre eventuali soluzioni solo se ci sarà un accordo che preveda comunque la chiusura di un certo numero di rapporti di lavoro. Pertanto la mobilità volontaria sarà solo una fase iniziale, che poi comunque dovrà rivolgersi alle altre GPG se non venisse raggiunto il numero dei dipendenti ritenuti in esubero dalla società.

g) una società come IVRI Lodi che fa parte di un gruppo che decide di chiudere una sede in una città storica come Torino (Settimo Torinese) nonostante 50 su 70 dipendenti stanno regolarmente lavorando con contratti ancora in essere, dichiarando inoltre di non vedere altre soluzioni se non licenziare ben 120 GPG a Milano (seconda città d’Italia con maggior numero di GPG operanti), …beh … non capiamo come si possa “essere senza problemi”, visto che in tutta la Lombardia, tra l’altro, i lavoratori del settore portierato continuano ad avere grossi problemi (IVRI sta valutando di chiedere alle OO.SS. il congelamento degli stipendi per un altro anno, oltre alla CIGD)

On dicembre 19th, 2013, posted in: LA PAGINA DEL SEGRETARIO by

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